No, grazie

MODUS CREANDI

lunedì, agosto 07, 2006

Anima post-post moderna.


Impoverimento esistenziale ed assenza di ideali centralizzanti e unificatori sono caratteristiche di questa umanità post-post moderna, anzi sempre più in là della modernità. In questo frastuono di sintomi, emozioni, vibrazioni tecnologiche, imput mediatici e multimediali, l’umanità si perde... è un naufragare continuo. E’ una rimozione forsennata di tutte le paure , una catalizzazione generale di tutti i mali. Questa discontinuità ha creato però molti linguaggi, molte fusioni etniche. La modernità è un frattale di tante realtà e come tale più potente di tutte le culture passate. L’unica vera, ineluttabile paura è la morte: tabù inaccessibile. La gente del passato affrontava la morte con una condizione psicologica di autenticità, fascinazione e mutamento estremo. Le società occidentali, ora, cercano invece il modo di banalizzarla, esorcizzandola e privando la vita stessa del suo più profondo significato. Così l’umanità post-post moderna dovrebbe finre in modo banale? Che orrore, che paura! Meglio non pensarci tanto! E cavalcare l’oceano della perplessità evolutiva e naufragar me dolce in questo mar. LOST!