No, grazie

MODUS CREANDI

martedì, agosto 29, 2006

Mad World, Mondo Folle

Vi segnalo di seguito la traduzione del testo inglese Mad World, canzone dei mitici Tears for fears riadattata, per la soundtrack del film Donnie Darko, da Gary Jules

MONDO FOLLE

Tutto intorno a me ci sono volti familiari
Luoghi logori
Volti logori
Sveglio e brillante per le corse quotidiane
Senza meta
Senza meta
Le loro lacrime hanno riempito i loro bicchieri
Nessuna espressione
Nessuna espressione
Nascondo la testa voglio affogare il mio dolore
Nessun domani
Nessun domani
E trovo un pò buffo e trovo un pò triste che i sogni in cui muoio sono i più belli che abbia mai fatto
E trovo difficile da dirti
E trovo difficile da sopportare quando la gente corre in circolo
E' davvero
Un mondo folle
Un mondo folle
Bambini che aspettano il giorno in cui si sentiranno bene
Buon compleanno
Buon compleanno
Ti fanno sentire come ogni bambino dovrebbe
Seduto ad ascoltare
Seduto ad ascoltare
Sono andato a scuola ed ero molto nervoso
Nessuno mi conosceva
Nessuno mi conosceva
Salve, prof, dimmi qual è la mia lezione
Mi guardi attraverso
Mi guardi attraverso
E trovo un pò buffo e trovo un pò triste che i sogni in cui muoio sono i più belli che abbia mai fatto
E trovo difficile da dirti
E trovo difficile da sopportare quando la gente corre in circolo
E' davvero
Un mondo folle
Un mondo folle
Allargato nel tuo mondo
Un mondo folle

martedì, agosto 22, 2006

Breat Easton Ellis: uno scrittore "terribilmente" intelligente

Breat Easton Ellis è il creatore del personaggio di Patrick Bateman protagonista del libro e poi del film American Psycho. Personaggio perfetto in un sistema di antivalori perfettamente reali. Il mondo di Patrick è vuoto, bianco assoluto e per cambiare questo andazzo e proprio lui a tingerlo di rosso, rosso sangue. Questo mondo fatto di superficialità patinata ed edonismo titanico sta stretto anche a chi ha fatto dell’odio, dell'invidia, della superficialità e della distruzione il suo paradigma di vita. Allagato dal sangue, il libro di Bret Easton Ellis è stato diverse volte il bersaglio di una critica violenta e cieca. L’autore stesso ha dichiarato che avendo dovuto rileggere di recente, mentre scriveva Lunar Park, proprio American Psycho, è rimasto lui stesso colpito dalla brutalità delle scene, e che, a distanza di quasi quindici anni, gli riesce molto più facile capire come lo shock per questa brutalità abbia sviato l'attenzione da quelle che erano le vere intenzioni del libro. Ma io mi chiedo se la miopia sia tipica di quei crtici che non sanno guardare al di la del loro naso. Cavolo! Orwell predice il futuro creando un sistema distopico, Huxley te lo viviseziona, Ellis invece di spostarsi nel futuro ti svela le distopie del presente. Critici cari state più attenti perchè Patrick Bateman potrebbe non essere solo il personaggio di un libro, potrebbe essere proprio lì vicino a voi, magari dentro di voi… nascosto in un angolo della vostra coscienza… sempre che ne abbiate una!

giovedì, agosto 17, 2006

Patrick Bateman: la superficialità si fa HORROR

venerdì, agosto 11, 2006

Il potere del potere

Se vogliamo capire la società attuale non possiamo ignorare il nuovo «monoteismo» che ci governa: il business e i suoi condizionamenti. Uno psicoanalista potrebbe pretendere di analizzare i contadini, gli artigiani, le dame e i nobili del mondo medievale ignorando la teologia cristiana, come se fosse un atto irrilevante? La risposta, naturalmente, è no. Ogni psicologia che voglia tentare di capire i membri della società attuale non potrà ignorare il nuovo «monoteismo» che ci governa: il Business. O, per meglio dire, l'«economia capitalista» .Un «monoteismo» che, in quanto tale, ci impone «una fede fondamentalista» nei propri principi. E che esercita il Potere, quello al quale ci si riferisce comunemente, ma anche il Potere più influente, cioè quello dentro di noi, che ci conforma a vivere e ad avere la percezione di noi stessi secondo idee come «beni, scambio, costo, mercato, domanda, profitto, proprietà». Pensiamo di stare male per una nostra insufficienza affettiva e per questa ci curiamo, ma curarci significa chiederci su quale scala di valori stiamo misurandoci. Ci piacerebbe credere che sia l'amore a conformare il nostro destino. In realtà, nella vita concreta, sono le idee del business le sole da cui non ci distogliamo mai.
James Hillman

lunedì, agosto 07, 2006

STEVE VAI: la musica visiva

Anima post-post moderna.


Impoverimento esistenziale ed assenza di ideali centralizzanti e unificatori sono caratteristiche di questa umanità post-post moderna, anzi sempre più in là della modernità. In questo frastuono di sintomi, emozioni, vibrazioni tecnologiche, imput mediatici e multimediali, l’umanità si perde... è un naufragare continuo. E’ una rimozione forsennata di tutte le paure , una catalizzazione generale di tutti i mali. Questa discontinuità ha creato però molti linguaggi, molte fusioni etniche. La modernità è un frattale di tante realtà e come tale più potente di tutte le culture passate. L’unica vera, ineluttabile paura è la morte: tabù inaccessibile. La gente del passato affrontava la morte con una condizione psicologica di autenticità, fascinazione e mutamento estremo. Le società occidentali, ora, cercano invece il modo di banalizzarla, esorcizzandola e privando la vita stessa del suo più profondo significato. Così l’umanità post-post moderna dovrebbe finre in modo banale? Che orrore, che paura! Meglio non pensarci tanto! E cavalcare l’oceano della perplessità evolutiva e naufragar me dolce in questo mar. LOST!